Calcutta: «L’indie pop morirà perché è finto»
L’intervista Ma perché «Milano Dateo»? Perché il nome di una trascurabile stazione del passante ferroviario milanese nel titolo di una canzone? «Ma figuriamoci se lo dico, sono fatti miei, privati». Poi si fa più conciliante: «È una storia autobiografica, in quel luogo sono successe delle cose». La canzone è Sorriso (Milano Dateo), una specie di lettera cantata a una donna (una ex?, si tenta di chiedere; «Non rispondo, questo è gossip»), in cui lui prega lei di promettergli che «se qualcuno poi ti […]
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