American Gods: un primo sguardo alla seconda stagione
La serie tratta dall’omonimo romanzo di Neil Gaiman torna su Amazon Prime Video dall’11 marzo con un nuovo episodio a settimana.
La produzione della seconda stagione di American Gods, la serie tratta dall’omonimo romanzo best seller di Neil Gaiman, non è stata delle più facili: dopo la fine della prima stagione, gli showrunner Bryan Fuller e Michael Green hanno lasciato la serie per divergenze creative (e presunti problemi di budget); con loro se ne sono andate anche Gillian Anderson e Kristin Chenoweth, rispettivamente Media e Easter, obbligando gli sceneggiatori a una riscrittura dei loro personaggi; e anche il nuovo showrunner, Jesse Alexander, ha dovuto lasciare la serie in fase di produzione. Le premesse insomma non erano delle migliori, anche se Neil Gaiman ha comunque supervisionato lo show come produttore esecutivo, correggendo alcuni script e dando indicazioni sul background di alcuni personaggi (nel settimo episodio vedremo il passato di Mad Sweeney, ad esempio). Difficilmente, quindi, questa nuova stagione tradirà lo spirito del romanzo, anche se magari si discosterà da ciò che Fuller e Green avevano immaginato in fase di pre-produzione. I primi due episodi per il momento fanno ben sperare, anche se già si intravedono alcuni difetti (di cui comunque la prima stagione non era di certo priva, nonostante l’elevata qualità).
La produzione della seconda stagione di American Gods, la serie tratta dall’omonimo romanzo best seller di Neil Gaiman, non è stata delle più facili: dopo la fine della prima stagione, gli showrunner Bryan Fuller e Michael Green hanno lasciato la serie per divergenze creative (e presunti problemi di budget); con loro se ne sono andate anche Gillian Anderson e Kristin Chenoweth, rispettivamente Media e Easter, obbligando gli sceneggiatori a una riscrittura dei loro personaggi; e anche il nuovo showrunner, Jesse Alexander, ha dovuto lasciare la serie in fase di produzione. Le premesse insomma non erano delle migliori, anche se Neil Gaiman ha comunque supervisionato lo show come produttore esecutivo, correggendo alcuni script e dando indicazioni sul background di alcuni personaggi (nel settimo episodio vedremo il passato di Mad Sweeney, ad esempio). Difficilmente, quindi, questa nuova stagione tradirà lo spirito del romanzo, anche se magari si discosterà da ciò che Fuller e Green avevano immaginato in fase di pre-produzione. I primi due episodi per il momento fanno ben sperare, anche se già si intravedono alcuni difetti (di cui comunque la prima stagione non era di certo priva, nonostante l’elevata qualità).
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