L’ordine è arrivato da Giuseppe Conte. «È necessario che sia autorizzato lo sbarco immediato delle persone di età inferiore agli anni 18 presenti a bordo della nave», ha scritto il premier, in una missiva, la seconda in pochi giorni, indirizzata a Matteo Salvini.
«Prendo atto che disponi che vengano sbarcati i (presunti) minori attualmente a bordo della Open Arms. Darò pertanto, mio malgrado, per quanto di mia competenza e come ennesimo esempio di leale collaborazione, disposizioni affinché non vengano frapposti ostacoli all’esecuzione di tale Tua esclusiva determinazione, non senza ribadirTi che continuerò a perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali l’affermazione delle ragioni di diritto che ho avuto modo di esporTi», ha replicato il ministro dell’Interno, dando voce alla preoccupazione che «tale Tua determinazione possa provocare una irreversibile ed onerosa presa in carico, per il nostro Paese, dell’assistenza di soggetti che, successivamente, potrebbe rivelarsi non dovuta».
Il premier, da parte sua, ha scritto che, dalla Commissione Europea, «ci è stata confermata la disponibilità di una pluralità di Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna) a condividere gli oneri dell’ospitalità per tutte le persone di cui ci stiamo occupando, anche indipendentemente dalla loro età».
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