
Le opere di cinque artisti-amici «dialogano» con gli arredi del brand Яevolution by Roberto Bellantoni. Succede al Яlab di via Senato 18 a Milano, che ospita la mostra Stories – Art Connections
Art Connections non è una semplice mostra, ma un momento di interazione e scambio tra designer e artisti legati da un rapporto di amicizia, che hanno scelto di esporre insieme le loro creazioni. Lo hanno fatto, dal 21 al 26 novembre Яlab di via Senato 18 a Milano, Paolo Mei, Giorgio Pasqualetti, Viola Simoncioni, Sara Vola e Severina Zumbo, le cui opere hanno «dialogato» con gli arredi del brand Яevolution by Roberto Bellantoni.

Il progetto nasce proprio da un’idea di Bellantoni che, per l’occasione, ha aperto le porte del suo Яlab, l’ampio spazio d’epoca che l’architetto utilizza come luogo di progettazione ed esposizione dei suoi arredi, ma anche come location per incontri culturali, mostre d’arte e design.

Come intorno a una tavola rotonda i discorsi e le esperienze di ognuno si sovrappongono, i diversi codici creativi si mescolano nella comune forza espressiva trasformandosi in oggetti, mobili, foto e quadri.
Se Roberto Bellantoni decodifica nelle collezioni ЯO e ЯA le storie dei suoi viaggi in Oriente e in Sudafrica, legando inscindibilmente forma e memoria, Sara Vola si esprime nei coffee table FLY ispirati a piccole creature della natura attraverso il deciso controllo formale di linee pulite e preziose onici.
Con una personale lettura estetica Paolo Mei, trasferisce in otto scatti quanto della sua esplorazione della Cappadocia non si può esprimere a parole e mescola la propria cifra creativa con i percorsi progettuali di Viola Simoncioni, che riesce a sintetizzare nel mobile bar il dna milanese, rivelando un personale omaggio ai maestri del design italiano di metà secolo.
Infine, Giorgio Pasqualetti, ispirato dalla sua città d’adozione, Barcellona, piega il colore al formalismo geometrico più puro e intreccia il suo linguaggio a quello di Severina Zumbo, che presenta la serie di candelabri in marmo SEGUIMI ispirati al ventaglio orientale, piccole sculture che fissano in un segno l’intero processo di realizzazione.
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