
Un sogno, un obiettivo o un desiderio. Quale? Vivere di rendita a 50 anni. Quanto serve realmente? È possibile smettere di lavorare a 50 anni?
Ed anche: quanto serve per vivere di rendita a 60 anni? E quanto per vivere di rendita a 40 anni?
Sicuramente ti sarai posto questa domanda più volte: dopotutto il desiderio di poter dedicare tempo ed energia alle persone e alle passioni che amiamo, è qualcosa che accomuna moltissime persone.
Non è facile scoprire in che modo vivere di rendita e quanto serve per vivere di rendita a 40 anni, a 50 o a qualsiasi altra età. Le variabili sono numerose e mutevoli!

In questo articolo scopriremo come calcolare la cifra da mettere da parte, per poter smettere di lavorare e vivere seguendo solo le nostre passioni!
In più: i segreti per creare un piccolo salvadanaio, accantonare una piccola fortuna ed avere a disposizione quanto serve per vivere di rendita alle Canarie o in altri luoghi da sogno!
Soluzioni per vivere di rendita? Ecco quali sono!
Vivere di rendita è il sogno di quanti desiderano poter coltivare hobbies e passioni senza limiti ed orari.
Certo non si tratta di un progetto di facile realizzazione, tuttavia, le modalità per attuarlo concretamente non mancano.
Prima di mettere in atto qualsiasi progetto a medio o lungo termine per vivere di rendita, bisogna tenere presente che le strade da seguire sono due.
Entrambe importanti, dovranno procedere di pari passo per far sì che dopo un lasso di tempo ragionevolmente lungo, avremo gli strumenti per far fruttare la nostra rendita!
Per riuscire a vivere di rendita a 50 anni, è necessario risparmiare ed investire.
Facile a dirsi, ben più complicato da realizzare.
Eppure vivere di rendita non è impossibile ed esistono vari modi per risparmiare denaro da reinvestire in attività redditizie.
Curioso di scoprire quali sono? Allora continua a scorrere questo articolo!

Quanto serve per vivere di rendita a 50 anni? Affitto di immobili
Se possiedi una casa di proprietà, puoi pensare di darla in affitto per poter godere di una vera e propria rendita mensile.
Al netto delle tasse e delle spese dovute per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile, la cifra pagata dagli inquilini costituirà uno “stipendio” mensile al pari di un qualsiasi reddito da lavoro.

Se la casa o l’appartamento in questione si trova in una zona turistica, sarà possibile sfruttare questa ulteriore potenzialità nei mesi estivi o con maggiore affluenza.
Al contrario, se l’immobile si trova in una grande città – magari universitaria – potrai giocarti la carta dell’affitto agli studenti.
Attenzione però: la raccomandazione è sempre quella di scegliere gli inquilini con cura, poichè potrebbe capitare di trovare morosi, cattivi pagatori ed anche inquilini poco rispettosi degli arredi e dell’appartamento stesso!
Lo stesso immobile potrebbe, in caso di necessità o in momenti di mercato particolarmente favorevole, essere venduto e trasformarsi in un gruzzolo di cui usufruire all’occorrenza.
Affittare case vacanza
Se hai più immobili, anche di piccola dimensione, per una rendita continua puoi pensare di trasformarli in bed & breakfast ed affittarli a viaggiatori e vacanzieri giornalieri.
Questa soluzione permette di guadagnare, senza tuttavia cedere la casa per periodi troppo lunghi.
Esistono varie piattaforme a cui iscriversi per essere più visibili ed essere più facilmente presi in considerazione, per soluzioni di pernottamento e prima colazione.
Bisognerà cedere una piccola percentuale al sito o ai siti che ospitano la nostra struttura, tuttavia, la contropartita consiste in una serie di tutele per quanto riguarda i criteri di scelta degli ospiti (recensiti da altri “albergatori”) e i pagamenti verificabili e rapidi.
Affitto di terreni agricoli
Ugualmente redditizia può essere la locazione di terreni agricoli a scopo di coltivazione.
La rendita di un terreno agricolo dato in affitto può variare molto in base alla sua estensione, alla capacità produttiva dello stesso ed anche in base alla zona in cui l’appezzamento si trova.
Alcune si rivelano infatti più convenienti di altre, sia per le caratteristiche del terreno sia per la posizione geografica.
Gestione di attività commerciali
Se possiedi un’attività commerciale ben avviata e funzionante, puoi pensare di darla in gestione – vendendo la licenza se serve – e garantirti un’entrata fissa mensile.

La cessione della gestione dovrà essere regolarmente contrattualizzata, per fare in modo che tutti gli attori coinvolti nella trattativa rispettino le regole stabilite e i tempi di pagamento.
In questo caso, per una tutela ulteriore e per una forma di guadagno ancora più bilanciata, potresti predisporre la tipologia di contratto più adatta alle tue esigenze: un unico contratto di gestione dell’attività commerciale o anche due contratti distinti.
Nel caso tu scelga di porre in essere due contratti, uno sarebbe per il fitto del locale, l’altro per il noleggio delle attrezzature già disponibili e funzionanti.
Investimenti
Un’ulteriore modalità per garantirsi unarendita continuativa è costituita dagli investimenti.
Gli investimenti possono essere vari e riguardare diversi settori: beni rifugio, materie prime, titoli, obbligazioni etc.
In generale, per ottenere guadagni rilevanti in tempi non troppo lunghi, serve investire su mercati rischiosi e poco regolamentati.
Nel nostro caso, però, puntiamo ad una rendita sicura e duratura seppur meno consistente, quindi il consiglio è quello di optare per obbligazioni garantite dallo Stato.
Le obbligazioni di Stato sono sicure ma contraddistinte da tassi di rendimento alquanto ridotti. Questo tipo di investimento, tuttavia, tutela e garantisce il capitale anche in caso di crisi economiche su larga scala.
Il consiglio è sempre quello di affidarsi a consulenti finanziari esperti e professionisti del settore, che possano creare dei pacchetti adatti alle esigenze del singolo investitore, anche inesperto!
Trading online
Il trading online, oltre ad essere un modo per vivere di rendita a 50 anni, può costituire una vera e propria attività lavorativa.
Si tratta di un lavoro per quanti desiderano gestire liberamente il proprio tempo, ritagliandosi ore o giornate da dedicare alle proprie passioni.
Naturalmente, il trading online è strettamente legato all’andamento dei mercati e può subire periodi di forte crescita seguiti da altrettanto decise depressioni.
Ma c’è di più.
Per iniziare l’attività di trader è necessario un capitale di partenza che permetta di acquistare i prodotti finanziari da rivendere!
Inoltre, al giorno d’oggi, è possibile investire, oltre che nelle azioni ed in altri prodotti tipici, anche in prodotti nuovi e di grande interesse, il cui andamento è tuttavia incerto: le valute elettroniche!
Perciò, se vuoi diventare un trader, ti consigliamo di valutare con attenzione il prodotto finanziario su cui puntare, con un occhio attento ai mercati emergenti.
Vivere di rendita: quali tasse pagare?
La rendita, seppure vantaggiosa poichè permette di vivere senza lavorare ogni giorno, non è esente da tasse e imposte dovute per legge.
Scopriamo insieme quali sono quelle dovute e quali entrate riguardano.
- Capital gain, ovvero, guadagno in conto capitale o utile di capitale: indica il guadagnoottenuto da uno strumento finanziario a seguito di compravendita e generalmente prevede un’aliquota pari al 26%
- Irpef cioè imposta sul reddito delle persone fisiche: non è dovuta per redditi minori o uguali a 8000 euro. Superata questa cifra, si viene collocati negli scaglioni previsti dalla legge, pagando le tasse in base alla corrispondente aliquota
- Tari, Tasi e Imu: comprendono le tasse sui rifiuti destinate a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, le tasse applicate al possesso o alla detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati e l’imposta municipale unica applicata a tutti i fabbricati escluse le prime abitazioni.
L’importo delle singole voci dipende dalla rendita o dagli immobili detenuti.
Inoltre rileva, ai fini della determinazione delle tasse da pagare, anche la presenza, nei locali in questione, di attività commerciali o di altro tipo.
Vivere di rendita con la pensione è possibile?
La pensione di redditi da lavoro è la prima modalità di rendita attuata dallo Stato e dalle Casse dei liberi professionisti.
La pensione consiste in una somma percepita mensilmente da quanti, raggiunti requisiti anagrafici e/o di anni lavorati, interrompono l’attività lavorativa e si collocano
a riposo.
L’ammontare di quanto percepito altro non è che la somma dei contributi versati in parte dal datore di lavoro ed in parte dal lavoratore, mese per mese, e scalati automaticamente dalla busta paga.
Sicuramente la pensione può essere uno dei tanti modi per vivere di rendita a 50 anni.
Bisogna, però, fare delle considerazioni.
In passato era più semplice trovare lavoro e quindi iniziare a versare contributi in età molto più giovane rispetto a quanto accade oggi.
Di conseguenza, si raggiungevano prima i requisiti pensionistici previsti dalla legge ed era possibile mettersi a riposo prima.
Oltre ad essere cambiato il mercato del lavoro, negli anni sono cambiate le leggi sulle pensioni: il legislatore è intervenuto per prolungare la vita lavorativa dei cittadini, che oggi vanno in pensione molto più tardi di un decennio fa.
Infine, le economie in crisi – e le misure attuate per arginarle! – hanno determinato un aumento del lavoro sommerso e nero, che non essendo regolamentato non viene conteggiato per fini contributivi e pensionistici.
Posticipare l’uscita dal mercato del lavoro ha inevitabilmente reso difficile l’ingresso dei più giovani, creando un circolo vizioso che ha portato alla situazione di stallo a cui oggi assistiamo.
Alla luce di tutto ciò, appare evidente che vivere di rendita con la pensione del proprio lavoro è difficile.
Per questa ragione, è più concreto e realizzabile il ricorso ad uno o più dei metodi sopra elencati.
Vivere di rendita: quanto denaro serve?
In realtà, rispondere a questa domanda con una cifra precisa è abbastanza complesso.
Innanzitutto perchè le variabili che intervengono sono tali e tante da non poter essere tutte preventivate e quantificate. Nè in termini di numeri nè in termini monetari.

In secondo luogo: ogni persona ha bisogno di cifre differenti in base alla qualità della vita che desidera o si prefissato.
Cosa significa questo?
Vuol dire che una cifra sufficiente e abbondante per uno, potrebbe rivelarsi del tutto insufficiente per altri.
Tutto dipende da come e dove vogliamo vivere di rendita.
Inoltre, è importante anche tener conto della presenza di altre persone – compagna/o, marito/moglie, figli) che possono influire sulla cifra che serve per vivere di rendita a 50 anni!
Quanto serve per vivere di rendita a 50 anni?
Se ho 50 anni quanto mi serve per vivere di rendita?
Alla luce delle considerazioni fatte fin qui, emerge che la cifra in realtà dipende dalle aspettative e dallo stile di vita che si desidera avere.
Tuttavia, per dare qualche dato concreto, qualche anno fa la Merrill Lynch ha effettuato delle ricerche ed elaborato una stima che parlava di € 2.891.000 per una coppia di 50 anni con 2 figli e la casa già di proprietà.
Quasi 3 milioni di euro in totale che corrispondono, tenendo conto delle aspettative di vita, a circa 5.000 euro al mese.
La cifra può subire qualche variazione a ribasso se non si hanno figli o se si è single.
Inoltre, influisce la città: alcune hanno dei costi nettamente più alti di altre.
Se invece l’idea è quella di girare il mondo zaino in spalla o adottare uno stile di vita senza fronzoli e senza proprietà, probabilmente sarà necessaria una cifra inferiore.
Quanto serve per vivere di rendita a 50 anni e realizzare i propri sogni!
Possiamo concludere dicendo che vivere di rendita e realizzare i propri sogni e progetti non sono desideri inconciliabili, anzi!
E le soluzioni per portare avanti le due strade sono molto più semplici di quanto si possa immaginare.
Se, ad esempio, il tuo sogno è vivere di rendita ed intanto ristrutturare la casa dei tuoi sogni per te e per la tua famiglia, qui scoprirai che esistono molte soluzioni per realizzarlo!
O ancora, vorresti acquistare una bicicletta sportiva o un’auto nuova a rate, ma poichè le tue entrate non dipendono da busta paga non puoi?
In realtà esistono molte soluzioni che probabilmente non avevi considerato!
E non finisce qui!
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Prestiti e finanziamenti possono, infatti, essere concessi anche senza busta paga e senza garanzia, basta avere una rendita continuativa per garantire la restituzione del capitale richiesto!
Speriamo che questo articolo su quanto serve per vivere di rendita a 50 anni sia stato utile a trovare tutte le informazioni che stavi cercando!
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