Dal 1927, mai una persona così giovane era stata scelta dal settimanale «Time» per rappresentare l’anno che si chiude. La sedicenne Greta Thunberg è il personaggio che ha cambiato il modo di fare comunicazione

«Il potere della gioventù». È questo il sottotitolo scelto dal settimanale Time per il ritratto della persona dell’anno del 2019. È Greta Thunberg la persona che più ha avuto importanza e influenza secondo il settimanale che ogni dicembre incorona il simbolo dell’anno che si sta chiudendo.

La sedicenne attivista svedese degli scioperi per il clima è la più giovane di sempre. Mai, dal 1927 a oggi, la copertina dell’anno era andata a una teenager. Non una ragazzina qualunque però, ma colei che oggi ha parlato alla Cop 25 di Madrid davanti a capi di governo e delegazioni scientifiche e politiche del mondo intero.

Greta si è messa alle spalle il presidente Donald Trump, la speaker democratica della Camera Nancy Pelosi, la «talpa» che ha messo in moto la procedura per l’impeachment contro il presidente e i manifestanti di Hong Kong. Fra i candidati c’erano anche la premier neozelandese Jacinda Ardern, il presidente cinese Xi Jinping, l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, Mark Zuckerberg e Megan Rapinoe, la capitana della nazionale americana di calcio femminile.

La foto scelta dalla copertina mostra la ragazza con i capelli sciolti su uno scoglio davanti al mare, non con le trecce che l’hanno resa famosa e senza il cartello in cui inneggia allo sciopero per l’ambiente. Il giornale l’ha incontrata a bordo del catamarano che l’ha riportata in Europa dagli Stati Uniti.

«Questo», si legge su Time, «è stato l’anno in cui la crisi climatica ha preso il centro della scena e questo è accaduto grazie a Greta Thunberg. I grandi cambiamenti raramente avvengo senza persone capaci di influenzare e galvanizzare gli individui. Questo è stata Greta».