
Lo spreco del cibo è sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori. Ogni anno in Europa si buttano 90 milioni di tonnellate di alimenti, una cifra davvero impressionante che dovrebbe mettere in discussione il nostro rapporto con il cibo. Partendo da questo presupposto è arrivata la proposta della food bag nei ristoranti contro lo spreco alimentare,
Chiamatela “doggy bag” oppure “food bag”, non importa. E’ una moda esotica da imparare e importare in Italia, dove peraltro già c’ è “buta stupa”: la possibilità di portarsi a casa la bottiglia di vino, magari anche di pregio, avanzata al ristorante.
Da noi c’è anche molta ritrosia nell’ approfittare della possibilità di portarsi a casa il cibo pagato e avanzato al ristorante. Ci vergogniamo. Eppure i dati sugli sprechi alimentari sono impressionanti. Nel solo Piemonte più di 370mila tonnellate di cibo finiscono ogni anno dallo scaffale del supermercato o dal tavolo del ristorante direttamente nell’ immondizia. Un dato spaventoso. In Italia lo spreco alimentare vale circa 300-400 euro a famiglia, ogni anno.
È un gesto semplice ed efficacissimo, molto diffuso all’estero, specie nei paesi del Nord Europa, dove lo spreco del cibo nei ristoranti è considerato uno scandalo. In Italia, per puro provincialismo e anche per un certo, stupido snobismo, questa pratica non è di moda. Viene considerata poco elegante, come se evitare lo spreco del cibo fosse un gesto da poveracci. E intanto circa un terzo dei piatti serviti nei ristoranti e nelle tavole calde (come anche in quelle salumerie molto attrezzate che servono pasti durante gli intervalli di lavoro) finiscono nella spazzatura.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.