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Outfit / Puma e CSM per una collezione sostenibile

Puma e il corso BA Fashion del Central Saint Martins di Londra hanno collaborato per una nuova collezione sostenibile e dal forte impatto etico, dal nome “Day Zero”.

Il nome “Day Zero” è ispirato alla carenza di acqua a Cape Town, in Sudafrica, dove le siccità in corso hanno costretto il governo locale a fissare una data, chiamata “Day Zero”, per la chiusura dei rubinetti della città. Nel rispetto di chi, come la città di Cape Town, non ha acqua a sufficienza, Puma ha scelto di usare per questa collezione tecnologie di tintura come il “Dope Dye”, che utilizza meno energia, acqua e sostanze chimiche rispetto alla tradizionale lavorazione a umido, poiché viene eliminata una fase del processo di tintura. 

La stampa digitale di loghi direttamente sul tessuto, poi, aiuta a ridurre non solo acqua ma anche rifiuti e sostanze chimiche. Con queste iniziative, quindi, è stato ridotto il consumo di acqua della collezione “Day Zero” fino al 17,4%, a seconda del tipo di prodotto.

Il cotone della Better Cotton Initiative, poi, permette il risparmio del consumo di acqua nella produzione delle materie prime. Un numero per farsi un’idea della portata della scelta? Nel 2019, Puma ha risparmiato oltre 13 miliardi di litri di acqua utilizzando questo cotone in tutta la sua gamma di prodotti, che equivale a 200 milioni di docce.

Anche il marketing della campagna dedicata a Day Zero è più sostenibile: le immagini sono state campionate digitalmente, utilizzando la tecnologia della fashion house digitale The Fabricant.

Mancano pochi giorni per acquistare capi e accessori della collezione “Day Zero”: sarà disponibile a partire 19 marzo.

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