18

Food / Italiani sempre al supermercato. Le nuove gite

Tre giorni, o 72 ore, secondo un indagine svolta da Coldiretti il limite massimo di resistenza a casa del popolo italiano prima di resistere alla tentazione di tornare al supermercato. In pratica, un continuo e irrazionale uscire ed entrare da casa per comprare qualcosa che manca, o è stato scordato, quando il suggerimento delle autorità è di fare la spesa una, al massimo due volte alla settimana. L’improvvisa affezione degli italiani al vecchio, caro supermercato, uno degli ultimi presidi di umanità che ancora resistono alla serrata, è dimostrata da altri dati, questa volta riferiti alla GDO, la grande distribuzione organizzata, fra i pochissimi settori a fare registrare il segno “più” e una crescita vertiginosa del volume di affari.

In verità, come tutti sappiamo, difficilmente nelle dispense delle case degli italiani mancano provviste sufficienti a sfamare l’intero condominio: da pasta e cereali al latte, formaggi, frutta, verdura, prodotti in scatola, carne, pesce, salumi, vino e birra.

E il bisogno della gita seriale al supermercato non è solo un atteggiamento deplorevole, ma rappresenta anche un paio di problema collettivi: primo, l’aumento delle lunghe code agli ingressi dei punti vendita, potenzialmente pericolosi per tutti, secondo, creare difficoltà la filiera alimentare che in un momento così delicato fatica a servire una platea mai così alta.

La conseguenza è il pericolo di eventuali ammassamenti, limitati comunque da ingressi scaglionati, che non fanno altro che aumentare il tempo di attesa. Ma non solo perché questa situazione si riversa pure nei lavoratori sottoposti ad uno stress inedito e continuo. Oltre 3 milioni di italiani, infatti, continuano infatti ad operare nella filiera alimentare: dalle campagne alle industrie e poi nei trasporti, all’interno di negozi e supermercati. Il tutto per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione. L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Italia dal lavoro di 740.000 aziende agricole e stalle, 70.000 imprese di lavorazione alimentare e 230.000 punti vendita che includono negozi, supermercati e discount.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: