
Fare uso di integratori, spalmarsi sempre la protezione solare e non esporsi nelle ore centrali. I consigli degli esperti valgono anche sul terrazzo di casa.
Nel grande immobilismo sociale in cui ci ha scaraventato la quarantena, il balcone è diventato l’unico angolo di casa che ci fa sentire ancora parte di un mondo che vive. Ha solo rallentato, ma c’è. Di più, saperlo “frequentare” con creatività è diventata la nuova sfida del nostro presente. Lo abbiamo visto, tra le tante cose, trasformarsi in palcoscenico per flashmob, in set per selfie e caffè al mattino (vedi i picchi di hashtag #goodmorning #terrace sui social), in micro sale fitness open air. Ma è forse la sua riconversione a solarium full-optional quella più apprezzata dagli italiani in questo momento dell’anno. È comprensibile, il sole è vita.

Certo, non è come essere sdraiati in spiaggia, ma il colorito ambrato e il buon umore che omaggiano questi pochi metri quadri domestici possono aiutarci a svoltare la giornata: “Esporsi aumenta la quota di serotonina, oltre che di melatonina, prodotta dalla pelle con effetti positivi sull’umore”, spiega la dermatologa Elisabetta Sorbellini, “in questo particolare momento, in cui l’isolamento e la reclusione a casa possono portare tristezza e un generale abbattimento, prendere il sole non dà benefici solo estetici ma ha anche una sua funzione biologica importante. Inoltre, esporsi al sole ogni giorno aumenta anche la produzione di vitamina D, importantissima per tante funzioni dell’organismo”.

Non bisogna dimenticare, però, che le prime esposizioni vanno fatte con cautela, per evitare irritazioni, eritemi e scottature. “L’assunzione d’integratori precursori della melanina sono importanti ma non bastano. Occorre affiancare una protezione SPF che sia minimo 30 fino ad arrivare a 50+ per pelli molto chiare e sensibili, a seconda dell’intensità del sole, alla latitudine, al fototipo e al grado di insolazione. È sempre consigliabile evitare le ore centrali della giornata quando gli UVB sono maggiormente concentrati. Attenzione, infine alle giornate nuvolose e parzialmente coperte, durante le quali i raggi filtrano ugualmente e si ha una maggiore esposizione ai raggi ultravioletti di tipo B”, conclude la dermatologa.

La scelta della crema solare, dunque, è fondamentale per conquistarsi una prima doratura luminosa e sana. Molto potenti, per esempio, sono i filtri schermanti di Bariésun Spray SPF50+ di Uriage che contengono un estratto brevettato di Arthrospira platensis anti UV e luce blu e acqua termale che protegge il DNA della cellule.
La formula bio del latte Solare Viso SPF 50+ di Place des Lices garantisce un’ottima spalmabilità grazie al mix di oli vegetali a rapido assorbimento. Protegge dalla formazione di macchie e lascia la pelle profumata di menta e Bergamotto Le Lait Solaire Anti-Âge SPF30 di Carita Paris.

Si definisce invece cosmetico solare Hot! Ibrid di Australian Gold: un trattamento che, mentre attiva l’abbronzatura, stimola la formazione di collagene ed elastina grazie all’infusione di peptidi in formula.
Ispirata alla luminoterapia è Sunissime Fluido Protettore Anti-Age Globale spf 30 di Lierac che punta sulla Pro-taurina per catturare i radicali liberi emessi dai raggi UV e trasformarli in energia solare per la pelle.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.