
Prada P/E 2021
La passerella diventa dialogo e show. Grazie a Prada è andato in scena uno dei momenti più attesi dell’attuale Milano fashion week (22-28 settembre), il debutto dei co-direttori creativi Miuccia Prada e Raf Simons al timone di Prada. La sfilata virtuale della collezione femminile P/E 2021, intitolata ‘Dialogues’, è stata trasmessa su social network e piattaforme web generando subito un tamtam off e online.

Ad incuriosire il pubblico, oltre alle proposte viste in passerella, c’è stata la sorpresa di ascoltare il dialogo tra Simons e Prada in onda subito dopo il défilé. Nei giorni precedenti, il marchio aveva chiesto ai propri follower di inviare domande inerenti il loro primo show. I quesiti non hanno tardato ad arrivare e così per circa 20 minuti il duo ha imbastito un inconsueto talk show. Il vasto pubblico collegato ha assistito al dialogo tra due figure di spicco del settore, solitamente poco propense a esporsi in prima persona: per una volta, il desiderio di raccontare questa nuova esperienza professionale ha avuto la meglio sulla riservatezza. Entrambi hanno riconosciuto che lavorare insieme può essere emotivamente più difficile, ma è complessivamente più semplice. Si è passati dal punto di vista di Simons sul concetto di ‘pradaness’ ai consigli di Prada rivolti a una giovane appassionata di moda di soli 10 anni: “Studia! Studia! Studia! Impara dal cinema, dall’arte, dalla letteratura. Gli abiti possono definire la personalità ed essere strumenti di vita”.
A discorsi articolati si sono alternati racconti quotidiani. Ad esempio, la stilista milanese ha confidato di bere sempre un bicchiere d’acqua calda al mattino come le consigliava sua madre, mentre Simons predilige il caffè e sorseggia Coca Cola Zero durante tutto il giorno. La conversazione post-show non ha in alcun modo preso il sopravvento sulla sfilata, ma è riuscita a definirne il senso con maggior lucidità.
I giornalisti delle principali testate internazionali (New York Times, Business of Fashion, The Cut, Wwd) hanno apprezzato l’esordio dell’inedita coppia sottolineando il contributo di Simons all’estetica di Prada e, allo stesso tempo, la rivisitazione priva di retorica dell’archivio. Le opere d’arte create da Peter de Potter, collaboratore di lunga data di Raf Simons, hanno decorato alcuni look, mentre la scenografia è stata ideata da Oma/Amo, già autore di altri show di Prada. La colonna sonora, composta per la sfilata da Plastikman, ha incluso i nomi delle protagoniste della sfilata. Tutte le modelle, riprese da dozzine di telecamere, non avevano mai calcato una passerella. Quella di ieri, dunque, è stata una sfilata di debutto sia per le indossatrici sia per Miuccia Prada e Raf Simons.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.