18

The queen of pose, Coco Rocha

In occasione dell’intervista su Instagram durante il nuovo format digitale #MFFpeople, la top model e imprenditrice ha raccontato le nuove frontiere della passerella. Tra l’importanza di essere presenti sui social network, la professionalità sul set e la propria personalità


Coco Rocha: «Le agenzie di modelle devono essere più inclusive»

Una foto di Coco Rocha

«A cosa devono puntare le agenzie di modelle oggi? A essere più inclusive, soprattutto in fatto di età. Ci sono delle donne 70enni meravigliose. E così vale anche per le altre categorie». Parola di Coco Rocha. In occasione della nuova puntata del format digitale #MFFpeople, live dal profilo ufficiale Instagram di @mffashion_com, la super modella e imprenditrice (sua è l’agenzia Nomad management) ha raccontato la sua vita durante la quarantena forzata a New York. «Per fortuna non mi trovo in città, ma in periferia. Così i miei figli (due, Iver Eames Conran di 2 anni e Ioni James Conran di 5 anni, ndr) possono uscire nel giardino di casa quando vogliono. Abbiamo preso il lockdown molto seriamente. Durante questo periodo faccio la mamma e amo farlo, cucino di tutto, dal Thai food al barbecue, passando per la pasta, che i miei figli adorano», ha raccontato. E in fatto di allenamento: «Cerco di tenermi in forma con qualche workout e qualche posizione di yoga. Quando tutto sarà finito, però, inizierò con la palestra».

Durante l’intervista, la modella ha spiegato anche perché gli addetti al settore moda l’hanno definita «The queen of pose»: «Allora viaggiavo molto in Asia e durante i servizi fotografici mi piaceva molto posare. Un giorno, durante uno shooting per Vogue Italia Steven Meisel mi ha chiesto di posare come volessi io. Da allora è nato questo soprannome. Qualcuno ama il mio posing, altri no. Certo è che lo faccio da quando ho 17 anni e non mi sono mai fermata». Anzi, il suo modo di posare è diventato anche un libro (Study of pose, anche in versione digitale con scatti a 360 gradi delle sue mille posizioni) e una materia vera e propria da studiare, durante il Coco Rocha model camp: «È un corso di 4 giorni (le lezioni durano 3 ore, che si potranno fare anche online, ndr) al quale partecipano ragazze che vogliono diventare modelle o che già lo sono. Sì, insegno come si posa, come si sfila sulla passerella, ma anche e soprattutto nozioni sui contratti, su come rapportarsi con l’agenzia, su come essere protagonisti sui social media… Insomma, come essere una modella smart nel 2020. E queste ragazze lo prendono davvero seriamente, come una vera e propria scuola. All’inizio sono tutte timide, poi si lasciano andare e finiscono per saltare sui tavoli ».

Coco Rocha ha parlato anche del futuro del modeling: «Tutto è cambiato negli ultimi anni, come tutto è cambiato negli ultimi mesi. Oggi ci sono sempre più quelle che il settore definisce Instagram model, ovvero coloro che sono molto presenti sul social network. In questo mondo, bisogna lavorare molto per creare il proprio business. E penso che queste modelle diventeranno le influencer del futuro, perché già ora influenzano le persone. Alcune di loro sonno pigre, non vogliono seguire alcuna strategia di marketing, ma dovranno trovare un giusto equilibrio. Il futuro è focalizzato sul talento».
Del nuovo modo di scattare servizi fotografici e campagne in remoto, magari con FaceTime, invece pensa che sia «una cosa diversa. È divertente e penso che le Instagram model siano molto brave in questo perché, per l’occasione, diventano anche fotografe, stylist, make-up artist di loro stesse. Spero comunque che un giorno si possa tornare agli shooting ordinari, sul set, con le persone».

{mfimage}

Durante l’intervista, la super modella ha ricordato anche lo stilista e amico Jean-Paul Gaultier: «È il mio fashion uncle: con lui ho vissuto i momenti già belli della mia carriera che non ho immortalato perché allora non esistevano gli smartphone. È una persona bellissima, genuina, dalla grande passione, che vuole bene a tutti. Gli sono molto grata». E non si è tirata indietro nemmeno alla richiesta di condividere con il pubblico qualche posa speciale: «Ecco come muovere le mani: devono sembrare delle meduse, eleganti in qualunque posizione le metta». Alla domanda quali fossero i suoi tips personali per le future modelle, invece, ha risposto: «Non bisogna essere belle. Bisogna essere professionali sul set e trattare tutte le persone allo stesso modo, con rispetto, dal fotografo all’assistente. Inoltre, bisogna avere una bel carattere, una bella energia, solo così le persone si ricorderanno di te».

Infine, Coco Rocha si è espressa anche sul futuro delle sfilate: «Secondo me, gli show stanno morendo. La gente si sta domandando: “what’s next?”. Amo le sfilate, ma penso che la creatività in passerella stia sempre più diminuendo. Bisogna quindi sedersi e chiedersi: cosa possiamo fare di nuovo e meglio? Poi, chissà, magari un giorno si potrà tornare a sfilare», ha concluso. (riproduzione riservata)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: