di Annamaria Annunziata

La Maison Dior non smette mai di sorprenderci. E questa volta lo fa con un cortometraggio realizzato dal regista italiano Matteo Garrone, che insieme alla direttrice creativa Maria Grazia Chiuri, danno vita ad un racconto celebrativo e simbolico attraverso la lettura dei tarocchi, che lo stesso Monsier Dior era solito consultare.
Ambientata in un atmosfera magica e misteriosa, nasce così la collezione primavera estate 2021 che potete ammirare qui ( https://youtu.be/jYOrGvVh7mk)
Ego di Dior
La scena si svolge all’interno di un castello popolato da una serie di figure arcane che guidano una fanciulla, smarrita e disorientata, alla ricerca della propria identità.
Impara a conoscere aspetti della sua personalità, ad accettarli e a non essere spaventata dal futuro.
Dunque l’affascinante mondo contemplativo dei tarocchi, conduce lo spettatore in un viaggio introspettivo, alla ricerca del proprio “io”.
Dall’iconografia alla collezione
Per questa collezione, Maria Grazia Chiuri si ispira ad un mazzo di carte particolari, quelli usati dalla famiglia dei Visconti del XV secolo.
Realizza una collezione ricca di vesti ricamate, dai tessuti suntuosi come pizzi, chiffon e velluti.
Ogni icona ha il suo abito.
La Papessa indossa un cappotto sopra un abito bustier in jacquard oro e bordeaux.
La Giustizia, in un lungo abito plissettato in chiffon di seta verde.
La Luna si veste di lamè rosa

L’abito della Morte è un plissettato in garza grigia e oro, con cristalli ricamati e cappuccio; è l’ arcano preferito della Chiuri, il memento mori acquista un significato di rinascita, una riflessione sulla vita, sui cambiamenti e il rinnovamento…oggi più contingente che mai.

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.